30 Novembre 2024 - Curiosità
Nel periodo della Serenissima Repubblica di Venezia, la città seguiva un calendario unico noto come "More Veneto," abbreviato come m.v. Questo sistema distintivo stabiliva l'inizio dell'anno al 1° marzo, una data simbolica per la rinascita e il risveglio della vita dopo l'inverno.
Nel calendario veneziano, i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre erano considerati rispettivamente il settimo, ottavo, nono e decimo mese dell'anno. I mesi di gennaio e febbraio, invece, erano associati al rinnovamento e alla morte, e, con l'introduzione del Calendario Gregoriano il 4 ottobre 1582, questi furono spostati all'anno nuovo. Tuttavia, nel calendario veneziano, gennaio e febbraio rimanevano parte dell'anno precedente. Ad esempio, il 15 gennaio 1586 nel calendario Gregoriano corrispondeva al 15 gennaio 1585 nel calendario veneziano.
Il Capodanno, conosciuto localmente come "Cao de Ano," si celebrava il 1° marzo, marcando l'inizio della primavera e simboleggiando la rinascita. Questa festività era caratterizzata da celebrazioni vivaci in cui i veneziani percorrevano le calli della città battendo pentole e altri oggetti rumorosi per salutare l'arrivo della stagione primaverile.
Anche oggi, festeggiare il Capodanno il 1° marzo rimane una tradizione viva in Veneto. E se ti stai chiedendo cosa significhi "More Veneto," il termine indica semplicemente "alla maniera veneta."